Decreto 29 settembre 2006
Suppl. G.U. n. 243 del 18-10-2006
MINISTERO DEI TRASPORTI
Decreto 29 settembre 2006
Norme integrative al codice IMDG (emendamento 32-04) per la verifica della compatibilità chimica degli imballaggi e dei contenitori intermedi (IBCs) di plastica destinati al trasporto di materie liquide. (Decreto n. 1014/2006).
IL COMANDANTE GENERALE del Corpo delle capitanerie di porto
Vista la legge 5 giugno 1962, n. 616, sulla sicurezza della navigazione e della
vita umana in mare;
Vista la legge 23 maggio 1980, n. 313, recante adesione alla convenzione
internazionale del 1974 per la salvaguardia della vita umana in mare, con
allegato, aperta alla firma a Londra il 1° novembre 1974, e sua esecuzione e
successivi emendamenti;
Vista legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, recante riordino
della legislazione in materia portuale, ed in particolare l'art. 3 che
attribuisce la competenza in materia di sicurezza della navigazione al Comando
generale del Corpo delle capitanerie di porto;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed
in particolare l'art. 4 relativo alle attribuzioni dei dirigenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004, n. 184, recante
riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in
particolare l'art. 8 relativo alle attribuzioni del Comando generale del Corpo
delle capitanerie di porto;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, recante conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle
disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134,
concernente regolamento recante disciplina per le navi mercantili dei requisiti
per l'imbarco, il trasporto e lo sbarco di merci pericolose;
Considerato che l'art. 29, comma 2, del citato decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2005, n. 134, prevede che gli imballaggi, i grandi
imballaggi ed i contenitori intermedi per il trasporto di merci pericolose
devono essere conformi ad un tipo di costruzione sottoposto alle prove ed
approvato secondo le prescrizioni previste dal codice IMDG;
Ritenuto necessario, al fine di consentire la corretta applicazione del
succitato codice IMDG e, quindi, garantire il regolare svolgimento dei traffici,
stabilire i metodi di prova per la verifica della compatibilità chimica degli
imballaggi e dei contenitori intermedi (IBCs) di plastica destinati al trasporto
di materie liquide:
Decreta:
Articolo unico
Sono approvate le norme integrative al codice IMDG (emendamento 32-04) per la
verifica della compatibilità chimica degli imballaggi e dei contenitori
intermedi (IBCs) di plastica destinati al trasporto di materie liquide, allegate
al presente decreto.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
ALLEGATO - NORME INTEGRATIVE AL CODICE IMDG (EMENDAMENTO 32-04) PER LA VERIFICA
DELLA COMPATIBILITÀ CHIMICA DEGLI IMBALLAGGI E DEI CONTENITORI INTERMEDI (IBCs)
DI PLASTICA DESTINATI AL TRASPORTO DI MATERIE LIQUIDE.
La verifica della compatibilità chimica degli imballaggi e dei contenitori
intermedi (IBCs) destinati al trasporto marittimo di materie liquide deve essere
effettuata applicando le seguenti disposizioni, integrative a quelle previste
dal codice IMDG (Emendamento 32-04).
Parte I
Disposizioni integrative al Capitolo 4.1 "Utilizzo di imballaggi, inclusi i
contenitori intermedi (IBCs) ed i grandi imballaggi", sezione 4.1.1
"Disposizioni generali per l'imballaggio di merci pericolose in imballaggi,
inclusi gli IBCs ed i grandi imballaggi" del codice IMDG (Emendamento 32-04).
Il "Codice di classificazione", di seguito indicato, è quello della materia
pericolosa assegnato conformemente alle modalità ed ai criteri della Parte
2 dell'accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci
pericolose su strada (ADR) e del regolamento concernente il trasporto
internazionale di merci pericolose per ferrovia (RID).
1. Verifica della compatibilità chimica degli imballaggi, compresi i
contenitori intermedi, di plastica assimilando le materie di riempimento ai
liquidi standard
1.1 Campo di applicazione
Per gli imballaggi in polietilene ad elevato o medio peso molecolare
definiti al punto 2 della Parte II, e per i contenitori intermedi in polietilene
ad elevato peso molecolare definiti al punto 2 della Parte III , si può
verificare la compatibilità chimica con le materie di riempimento, assimilandole
ai liquidi standard secondo le modalità descritte dal punto 1.3 al punto
1.5 e utilizzando la lista di cui alla tabella del punto 1.6, fermo restando che
i prototipi particolari siano stati provati con questi liquidi standard
conformemente al 6.1.5 o al 6.5.4 del codice IMDG, comprese le integrazioni di
cui alle Parti II e III, tenendo conto del punto 6 della Parte II e avendo
soddisfatte le condizioni del punto 1.2. Quando non è possibile una
assimilazione conforme al presente punto, è necessario verificare la
compatibilità chimica mediante prove sul prototipo conformemente al punto 1
della Parte II o mediante prove di laboratorio conformemente al punto 3 della
Parte II per gli imballaggi e al punto 1 o al punto 4 della Parte III per i
contenitori intermedi, rispettivamente.
___
NOTA - Indipendentemente dalle disposizioni della presente sottosezione,
l'uso d'imballaggi, compresi i contenitori intermedi, per una particolare
materia di riempimento è sottoposto alle restrizioni della Tabella del capitolo
3.2 del codice IMDG e alle istruzioni di imballaggio del capitolo 4.1 del codice
IMDG.
___
1.2 Condizioni
Le densità relative delle materie di riempimento non devono superare quelle
che servono a fissare la altezza per la prova di caduta, eseguita conformemente
al 6.1.5.3.5 o al 6.5.4.1.3 del codice IMDG, ed il peso per la prova di
impilamento, eseguita conformemente al 6.1.5.6 o, se del caso, conformemente al
6.5.4.6 del codice IMDG, con i liquidi standard assimilati. Le pressioni di
vapore delle materie di riempimento a 50°C o a 55°C non devono superare quelle
che servono a fissare la pressione per la prova di pressione (idraulica)
interna, eseguita conformemente al 6.1.5.5.4 o al 6.5.4.8.4.2 del codice IMDG,
con i liquidi standard assimilati. Quando le materie di riempimento sono
assimilate a miscele di liquidi standard, i valori corrispondenti delle materie
di riempimento non devono superare i valori minimi dei liquidi standard
assimilati ottenuti a partire dalle altezze di caduta, delle masse impilate e
delle pressioni di prova interne.
Esempio: Il numero ONU 1736 cloruro di benzoile è assimilato alla miscela di
liquidi standard "miscela di idrocarburi e soluzione bagnante". Esso ha una
pressione di vapore di 0,34 kPa a 50°C e una densità relativa circa uguale a 1,2
kg/l. Il livello di esecuzione delle prove sui prototipi di fasti e taniche di
plastica corrisponde frequentemente ai livelli minimi richiesti, Nella pratica,
ciò vuoi dire che sovente la prova di impilamento si esegue impilando carichi
considerando solo una densità di 1 per la "miscela di idrocarburi" e una densità
di 1,2 per la "soluzione bagnante "(vedere la definizione dei liquidi standard
al punto 6 della Parte II. In conseguenza, la compatibilità chimica di tali
prototipi non sarà verificata per il cloruro di benzoile a causa del livello di
prova inappropriato del prototipo con il liquido standard "miscela di
idrocarburi". (Poiché nella maggioranza dei casi la pressione idraulica interna
applicata non è inferiore a 100 kPa, la pressione di vapore del cloruro di
benzoile dovrebbe essere contemplata da questo livello di prova conformemente al
4.1.1.10 del codice IMDG).
Tutti i componenti di una materia di riempimento, che può essere una soluzione,
una miscela o un preparato. così come gli agenti bagnanti nei detergenti o nei
disinfettanti, siano o no pericolosi, devono essere inclusi nella procedura di
assimilazione.
1.3 Procedura di assimilazione
Si devono seguire i seguenti passi per assimilare le materie di riempimento
alle materie o ai gruppi di materie figuranti nelle liste del punto 1.6 (vedere
anche il diagramma della figura 1.1).
a) Classificare la materia di riempimento conformemente alle modalità ed ai
criteri della Parte 2 del codice 1MDG (determinazione del numero ONU e del
gruppo d'imballaggio).
b) Se questo vi figura, riferirsi al numero ONU nella colonna 1 della lista
delle materie assimilate al punto 1.6.
c) Scegliere la riga che corrisponde al gruppo d'imballaggio, alla
concentrazione, al punto di infiammabilità, alla presenza di componenti non
pericolosi, ecc., utilizzando le informazioni date nelle colonne (2a), (2b) e
(4), se si hanno più rubriche per questo numero ONU.
Se questo non è possibile, la compatibilità chimica deve essere verificata
conformemente al punto 1 o al punto 3 della Parte II per gli imballaggi e
conformemente al punto 1 o al punto 4 della Parte III per i contenitori
intermedi (comunque, nel caso di soluzioni acquose, riferirsi al punto 1.4).
d) Se il numero ONU ed il gruppo d'imballaggio della materia di riempimento,
determinati conformemente ad a), non figurano nella lista delle materie
assimilate, la compatibilità chimica deve essere dimostrata conformemente al
punto 1 o al punto 3 della Parte II per gli imballaggi e conformemente al punto
1 o al punto 2 della Parte III per i contenitori intermedi.
e) Applicare, come descritto al punto 1.5, la "regola per le rubriche
collettive", se questa è indicata nella colonna (5) della riga scelta.
f) Considerare che la compatibilità chimica della sostanza di riempimento si
intende verificata, tenendo conto dei punti 1.1 e 1.2, se un liquido standard o
una miscela di liquidi standard è ad essa assimilata nella colonna (5) e se il
prototipo è approvato per questo o questi liquidi standard.
Figura 1.1 - Diagramma di assimilazione delle materie di riempimento ai
liquidi standard
___

___
1.4 Soluzioni acquose
Le soluzioni acquose di materie o di gruppi di materie assimilate ai liquidi
standard conformemente al punto 1.3 possono anch'esse essere assimilate a questi
liquidi purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:
- la soluzione acquosa può essere assegnata allo stesso numero ONU della
materia, conformemente al criterio del 2.0.2.5 del codice IMDG, e
- la soluzione acquosa non è nominativamente menzionata altrove nella lista
delle materie assimilate del punto 1.6, e
- nessuna reazione chimica ha luogo tra la materia pericolosa e il solvente
acquoso
Esempio: soluzioni acquose del numero ONU 1120 ter-butanolo:
- il ter-butanolo puro è lui stesso assimilato all'acido acetico, liquido
standard nella lista delle materie assimilate.
- Le soluzioni acquose di ter-butanolo possono essere classificate sotto la
rubrica numero ONU 1120 BUTANOLI conformemente al 2.0.2.5 del codice IMDG,
perché le loro proprietà non si differenziano da quelle delle materie pure per
quanto concerne la classe, i gruppi di imballaggio e lo stato fisico. Inoltre,
la rubrica "1120 BUTANOLI" non è esplicitamente riservata alle materie pure, e
le soluzioni acquose di queste materie non sono menzionate altrove nella lista
delle merci pericolose del capitolo 3.2 né nella lista delle materie assimilate.
- Il numero ONU 1120 BUTANOLI non reagisce con l'acqua nelle normali condizioni
di trasporto.
In conseguenza, le soluzioni acquose del numero ONU 1120 ter-butanolo possono
essere assimilate all'acido acetico standard.
1.5 Regola per le rubriche collettive
Per la assimilazione delle materie di riempimento per le quali una "regola
per le rubriche collettive" è indicata nella colonna 5, devono essere seguiti i
seguenti passi e devono essere rispettate le seguenti condizioni (vedere anche
il diagramma della figura 1.2):
a) Applicare la procedura di assimilazione per ogni componente pericoloso della
soluzione, della miscela o del preparato conformemente al punto 1.3, tenendo
conto delle condizioni del punto 1.2.
Nel caso di rubriche generiche, si può non tenere conto dei componenti
conosciuti non essere dannosi per il polietilene ad alta densità (per esempio, i
pigmenti solidi nel numero ONU 1263 PITTURE o MATERIE SIMILI ALLE PITTURE).
b) Una soluzione, una miscela o un preparato non possono essere assimilati ad un
liquido standard se:
(i) il numero ONU e il gruppo di imballaggio di uno o più componenti pericolosi
non figurano nella lista delle materie assimilate; oppure
(ii) la "regola per le rubriche collettive" è indicata nella colonna 5 della
lista delle materie assimilate per uno o più componenti oppure
(iii) (ad eccezione del numero ONU 2059 NITROCELLULOSA IN SOLUZIONE,
INFIAMMABILE), il codice di classificazione di uno o più componenti pericolosi
differisce da quello della soluzione, della miscela o del preparato.
c) Se tutti i componenti pericolosi figurano nella lista delle materie
assimilate, e i loro codici di classificazione sono conformi al codice di
classificazione della soluzione, della miscela o del preparato stesso, e tutti i
componenti pericolosi sono assimilati allo stesso liquido standard o alla stessa
miscela di liquidi standard della colonna 5, si può ritenere verificata, tenendo
conto del punto 1.1 e del punto 1.2, la compatibilità chimica della soluzione,
della miscela o del preparato.
d) Se tutti i componenti pericolosi figurano nella lista delle materie
assimilate, e i loro codici di classificazione sono conformi al codice di
classificazione della soluzione, della miscela o del preparato stesso, ma sono
indicati nella colonna 5 liquidi standard differenti, si può ritenere, tenendo
conto del punto 1.1 e del punto 1.2 che la compatibilità chimica è verificata
per una delle seguenti miscele di liquidi standard:
(i) acqua/acido nitrico 55%, ad eccezione degli acidi inorganici con codice di
classificazione C1, che sono assimilati all'acqua (standard) allo stato liquido;
(ii) acqua/soluzione bagnante;
(iii) acqua/acido acetico;
(ii) acqua/miscela di idrocarburi;
(v) acqua/acetato di butile normale - soluzione bagnante satura di acetato di
butile normale.
e) Nell'ambito di questa regola, la compatibilità chimica non è considerata come
verificata per le altre combinazioni di liquidi standard diverse da quelle
specificate in d) e per tutti i casi specificati in b).
In questi casi, la compatibilità chimica deve essere verificata in altro modo
(vedere punto 1.3 d)).
Esempio 1: miscela del numero ONU 1940 ACIDO TIOGLICOLICO (50%) e del numero ONU
2531 ACIDO METACRILICO STABILIZZATO (50%), classificazione della miscela: numero
ONU 3265 LIQUIDO ORGANICO CORROSIVO, ACIDO, N.A.S.
- I due numeri UN dei costituenti e il numero ONU della miscela figurano nella
lista delle materie assimilate.
- I due costituenti hanno lo stesso codice di classificazione: C3.
- Il numero ONU 1940 ACIDO TIOGLICOLICO è assimilato al liquido standard "acido
acetico" e il numero ONU 2531 ACIDO METACRILICO STABILIZZATO è assimilato al
liquido standard "acetato di butile normale - soluzione bagnante satura di
acetato di butile normale".
Conformemente a d), questa non è una miscela accettabile di liquidi standard. La
compatibilità chimica della miscela deve essere verificata in un altro modo.
Esempio 2: miscela del numero ONU 1793 FOSFATO ACIDO DI ISOPROPILE (50%) e
numero ONU 1803 ACIDO FENOLSOLFONICO LIQUIDO (50%); classificazione della
miscela: numero ONU 3265 LIQUIDO ORGANICO CORROSIVO, ACIDO, N.A.S.
- I due numeri UN dei costituenti e il numero ONU della miscela figurano nella
lista delle materie assimilate.
- I due costituenti hanno lo stesso codice di classificazione: C3.
- Il numero ONU 1793 FOSFATO ACIDO DI ISOPROPILE è assimilato al liquido
standard "soluzione bagnante", allorché il numero ONU 1803 ACIDO FENOLSOLFONICO
LIQUIDO è assimilato al liquido standard "acqua". Conformemente a d), questa è
una miscela accettabile di liquidi standard. In conseguenza, si può considerare
che la compatibilità chimica sia verificata per questa miscela, a condizione che
il prototipo dell'imballaggio sia approvato per i liquidi standard che sono la
soluzione bagnante e l'acqua.
Figura 1.2 - Diagramma rappresentante la "regola per le rubriche collettive"
___

___
Miscele accettabili di liquidi standard
- acqua/acido nitrico 55%, ad eccezione degli acidi inorganici del codice di
classificazione C1, assimilati all'acqua (standard) allo stato liquido;
- acqua/soluzione bagnante,.
- acqua/acido acetico;
- acqua/miscela di idrocarburi;
- acqua/acetato di l'utile normale - soluzione bagnante satura di acetato di
butile normale.
1.6 Lista delle materie assimilate
Nella seguente tabella (lista delle materie assimilate), le materie
pericolose sono classificate secondo il loro numero ONU. Come regola generale,
ogni riga corrisponde ad una materia pericolosa, essendo assegnata ad un
particolare numero ONU ogni rubrica individuale o ogni rubrica collettiva.
Tuttavia, più righe consecutive possono essere utilizzate per lo stesso numero
ONU, se le materie che vi corrispondono hanno nomi differenti (per esempio, i
diversi isomeri di un gruppo di materie), proprietà chimiche differenti,
proprietà fisiche differenti e/o condizioni di trasporto differenti. In questi
casi, la rubrica individuale o la rubrica collettiva nel particolare gruppo di
imballaggio è l'ultima di queste righe consecutive.
Le colonne da 1 a 4 della tabella al punto 1.6 servono ad identificare la
materia ai fini della presente sottosezione, come nella Tabella del capitolo 3.2
del codice IMDG. L'ultima colonna indica i liquidi standard ai quali la materia
può essere assimilata.
In modo più dettagliato, le colonne possono essere descritte come segue:
Colonna 1 - Numero ONU
Questa colonna contiene il numero ONU:
- della materia pericolosa, se le è stato assegnato un proprio numero ONU,
oppure
- della rubrica collettiva alla quale le materie pericolose non nominativamente
elencate nella lista sono state assegnate conformemente al criterio ("albero
delle decisioni") della Parte 2 del codice IMDG.
Colonna 2a - Nome di spedizione appropriato o nome tecnico
Questa colonna contiene il nome della materia, il nome della rubrica individuale
che può
contenere più isomeri, o il nome della rubrica collettiva stessa.
Il nome indicato può differire dal nome di spedizione appropriato applicabile.
Colonna 2b - Descrizione
Questa colonna contiene un testo descrittivo volto a precisare il campo di
applicazione della
rubrica nel caso in cui possano variare la classificazione, le condizioni di
trasporto e/o la
compatibilità chimica della materia.
Colonna 3a - Classe
Questa colonna contiene il numero della classe, il cui titolo concerne la
materia pericolosa.
Questo numero della classe è assegnato conformemente alle modalità e ai criteri
della Parte 2 del
codice IMDG.
Colonna 3b - Codice di classificazione
Questa colonna contiene il codice di classificazione della materia pericolosa.
Colonna 4 - Gruppo di imballaggio
Questa colonna contiene il numero del gruppo di imballaggio (I, II o III)
assegnato alla materia
pericolosa. L'assegnazione di questi numeri avviene secondo le modalità e i
criteri della Parte 2
del codice IMDG. Certe materie non sono assegnate ai gruppi di imballaggio.
Colonna 5 - Liquido standard
Questa colonna indica, a titolo di precisa informazione, o un liquido standard o
una miscela di
liquidi standard ai quali la materia può essere assimilata, o contiene un
riferimento alla regola per
le rubriche collettive di cui al punto 1.5.
Tabella 1.6 - Lista delle materie assimilate
N° UN |
Nome di spedizione appropriato
o
nome tecnico
(Codice IMDG - 3.1.2) |
Classe (Codice IMDG - Parte 2) |
Codice di classifica-zione |
Gruppo di imbal-laggio (Codice IMDG - 2.0.1.3) |
Liquido standard |
(1) |
(2a) |
(2b) |
(3a) |
(3b) |
(4) |
(5) |
1090 |
Acetone |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi
Nota: applicabile soltanto se é stato dimostrato che è accettabile
il livello di permeabilità dell'imballaggio rispetto alla materia da trasportare |
1093 |
Acrilonitrile stabilizzato |
. |
3 |
FT1 |
I |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di n-butile |
1104 |
Acetati di amile |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1105 |
Pentanoli |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II/III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1106 |
Amilammine |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
FC |
II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1109 |
Formiati di amile |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1120 |
Butanoli |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II/III |
Acido acetico |
1123 |
Acetati di butile |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II/III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1125 |
n-Butilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1128 |
Formiato di n-butile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1129 |
Butirraldeide |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1133 |
Adesivi |
contenenti un liquido infiammabile |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1139 |
Soluzione per rivestimenti |
trattamenti superficiali o rivestimenti industriali o per altri scopi come sotto scocca
per veicoli, rivestimenti per fusti o barili |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1145 |
Cicloesano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1146 |
Ciclopentano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1153 |
Etere dietilico del glicole etilenico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
1154 |
Dietilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1158 |
Diisopropilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1160 |
Dimetilammina in soluzione acquosa |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1165 |
Diossano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1169 |
Estratti aromatici liquidi |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1170 |
Etanolo o etanolo in soluzione |
soluzione acquosa |
3 |
F1 |
II/III |
Acido acetico |
1171 |
Etere monoetilico del glicole etilenico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
1172 |
Acetato dell'etere monoetilico del glicole etilenico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
1173 |
Acetato di etile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1177 |
Acetato di 2-etilbutile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1178 |
2-Etilbutirraldeide |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1180 |
Butirrato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1188 |
Etere monometilico del glicole etilenico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
1189 |
Acetato dell'etere monometilico del glicole etilenico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
1190 |
Formiato di etile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1191 |
Aldeidi ottiliche |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1192 |
Lattato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1195 |
Propionato di etile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1197 |
Estratti liquidi per aromatizzare |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1198 |
Formaldeide in soluzione infiammabile |
soluzione acquosa, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
FC |
III |
Acido acetico |
1202 |
Carburante diesel o Gasolio |
conforme alla norma EN 590:1993 o il cui punto di infiammabilità non supera 100°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1202 |
Carburante diesel o Gasolio |
punto di infiammabilità non superiore a 100°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1202 |
Olio da riscaldamento leggero |
extra leggero |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1202 |
Olio da riscaldamento leggero |
conforme alla norma EN 590:1993 o il cui punto di infiammabilità non supera 100°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1203 |
Benzina |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1206 |
Eptani |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1207 |
Esaldeide |
n-Esaldeidie |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1208 |
Esani |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1210 |
Inchiostri da stampa o Materie simili agli inchiostri da stampa |
infiammabili, compresi solventi c diluenti per inchiostri da stampa |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1212 |
lsobutanolo |
. |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
1213 |
Acetato di isobutile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1214 |
Isobutilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1216 |
Isootteni |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1219 |
Isopropanolo |
. |
3 |
F1 |
II |
Acido acetico |
1220 |
Acetato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1221 |
Isopropilammina |
. |
3 |
FC |
I |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1223 |
Cherosene |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1224 |
3,3-Dimetil-2-butanone |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1224 |
Chetoni liquidi, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1230 |
Metanolo |
. |
3 |
FT1 |
II |
Acido acetico |
1231 |
Acetato di metile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1233 |
Acetato di metilamile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1235 |
Metilammina in soluzione acquosa |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1237 |
Butirrato di metile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1247 |
Metacrilato di metile monomero stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1248 |
Propionato di metile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1262 |
Ottani |
isomeri puri e miscela isomeriea |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1263 |
Pitture o materie simili alla pitture |
comprese pitture, lacche, smalti, colori, vernici, cere, encaustici, appretti e basi liquide
per lacche o compresi solventi e diluenti per pitture |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1265 |
Pentano |
n-Pentano |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1266 |
Prodotti per profumeria |
contenenti solventi infiammabili |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1268 |
Nafta di catrame di carbone fossile |
pressione di vapore a 50°C inferiore a 110 kPa |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1268 |
Distillati di petrolio, n.a.s. o prodotti petroliferi, n.a.s, |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1274 |
n-Propanolo |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Acido acetico |
1275 |
Propionaldeide |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1276 |
Acetato di n-propile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1277 |
Propilammina |
n-Propilammina |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1281 |
Formiati di propile |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1282 |
Piridina |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
1286 |
Olio di colofonia |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1287 |
Gomma in soluzione |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1296 |
Trietilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1297 |
Trimetilammina in soluzione acquosa |
contenente al massimo il 50% (peso) di trimetilammina |
3 |
FC |
I/II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1301 |
Acetato di vinile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1306 |
Prodotti per la preservazione del legno, liquidi |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1547 |
Anilina |
. |
6.1 |
T1 |
II |
Acido acetico |
1590 |
Dicloroaniline, liquide |
isomeri puri e miscela isomerica |
6.1 |
T1 |
II |
Acido acetico |
1602 |
Colorante liquido, tossico, n.a.s. o materia intermedia liquida
per colorante, tossica, n.a.s. |
. |
6.1 |
T1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1604 |
Etilendiammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1715 |
Anidride acetica |
. |
8 |
CF1 |
II |
Acido acetico |
1717 |
Cloruro di acetile |
. |
3 |
FC |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1718 |
Fosfato acido di butile |
. |
8 |
C3 |
III |
Soluzione bagnante |
1719 |
Solfuro di idrogeno |
soluzione acquosa |
6 |
C5 |
III |
Acido acetico |
1719 |
Liquido alcalino caustico n.a.s. |
inorganico |
8 |
C5 |
II/III |
Regola applicabile alle lubriche collettive |
1730 |
Pentacloruro di antimonio liquido |
puro |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1736 |
Cloruro di benzoile |
. |
8 |
C3 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1750 |
Acido cloroacetio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
TC1 |
II |
Acido acetico |
1750 |
Acido cloroacetico in soluzione |
miscela di acido mono- e dicloroacetico |
6.1 |
TC1 |
II |
Acido acetico |
1752 |
Cloruro di cloroacetile |
. |
6.1 |
TC1 |
I |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1755 |
Acido cromico in soluzione |
soluzione acquosa non contenente più del 30% di acido cromico |
8 |
C1 |
II/III |
Acido nitrico |
1760 |
Cianammide |
soluzione acquosa non contenente più del 50% di cianammide |
8 |
C9 |
II |
Acqua |
1760 |
Acido 0,0-dietil-ditiofosforico |
. |
8 |
C9 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1760 |
Acido 0,0-diiso-propil- ditiofosforico |
. |
8 |
C9 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1760 |
Acido 0,0-di-propil- ditiofosforico |
. |
8 |
C9 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1760 |
Liquido corrosivo, n.a.s. |
. |
8 |
C9 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1761 |
Cuprietilendiammina in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
CT1 |
II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1764 |
Acido dicloroacetico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acido acetico |
1775 |
Acido fluoborico |
soluzione acquosa non contenente più del 50% di acido fluoborico |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1778 |
Acido fluosilicico |
. |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1779 |
Acido formico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acido acetico |
1783 |
Esametilendiammina in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C7 |
II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
1787 |
Acido iodidrico |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
II/III |
Acqua |
1788 |
Acido bromidrico |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
II/III |
Acqua |
1789 |
Acido cloridrico |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
II/III |
Acqua |
1790 |
Acido fluoridrico |
non contenente più del 60% di acido fluoridrico |
8 |
CT1 |
II |
Acqua periodo di utilizzazione autorizzato: non più di 2 anni |
1791 |
Ipoclorito in soluzione |
soluzione acquosa, contenente agenti bagnanti come abitualmente in commercio |
8 |
C9 |
II/III |
Acido nitrico e soluzione bagnante* |
1791 |
Ipoclorito in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C9 |
II/III |
Acido nitrico* |
* Per il numero ONU 1791: La prova deve essere effettuata unicamente con uno sfiato. Se
la prova è effettuata con acido nitrico come liquido standard, deve essere utilizzato uno sfiato
e una guarnizione resistente agli acidi. Nel caso di soluzioni di ipoclorito. è ugualmente autorizzata
la utilizzazione di sfiati e guarnizioni di uno stesso tipo di costrizione. resistenti all'ipoclorito
(come ad es. quelli in elastomero siliconico) ma che non resistono all'acido nitrico. |
1793 |
Fosfato acido di isopropile |
. |
8 |
C3 |
III |
Soluzione bagnante |
1802 |
Acido perclorico |
soluzione acquosa non contenente più del 50% (peso) di acido |
8 |
CO1 |
II |
Acqua |
1803 |
Acido fenolsolfonieo liquido |
miscela isomerica |
8 |
C3 |
II |
Acqua |
1805 |
Acido fosforico in soluzione |
. |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
1814 |
Idrossido di potassio in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C5 |
II/III |
Acqua |
1824 |
Idrossido di sodio in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C5 |
II/III |
Acqua |
1830 |
Acido solforico |
contenente più del 51% di acido puro |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1832 |
Acido solforico residuo |
chimicamente stabile |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1833 |
Acido solforoso |
. |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
1835 |
Idrossido di tetrainetilammonio in soluzione |
soluzione acquosa, punto di infiammabilità superiore a 61 °C |
8 |
C7 |
II |
Acqua |
1840 |
Cloruro di zinco in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
1848 |
Acido propionico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1862 |
Crotonato di etile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1863 |
Carburante per aviogetti |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Miscela di idrocarburi |
1866 |
Resina in soluzione |
infiammabile |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1902 |
Fosfato acido di diisoottile |
. |
8 |
C3 |
III |
Soluzione bagnante |
1906 |
Acido residuo di raffinazione |
. |
8 |
C1 |
II |
Acido nitrico |
1908 |
Clorito in soluzione |
. |
8 |
C9 |
II/III |
Acido acetico |
1914 |
Propionati di butile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1915 |
Cicloesanone |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1917 |
Acrilato di etile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato
di n-butile |
1919 |
Acrilato di metile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1920 |
Nonani |
isomeri puri e miscela isomerica, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1935 |
Cianuro in soluzione, n.a.s. |
inorganico |
6,1 |
T4 |
I/II/III |
Acqua |
1940 |
Acido tioglicolico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acido acetico |
1986 |
Alcoli infiammabili, tossici, n.a.s. |
. |
3 |
FT1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle lubriche collettive |
1987 |
Cicloesanolo |
tecnicamente puro |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
1987 |
Alcoli, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1988 |
Aldeidi infiammabili, tossiche, n.a.s. |
. |
3 |
FT1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1989 |
Aldeidi, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
1992 |
2,6-cis-Dimetilmorfolina |
. |
3 |
FT1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
1992 |
Liquido infiammabile, tossico, n.a.s. |
. |
3 |
FT1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle lubriche collettive |
1993 |
Estere vinilico dell'acido proprionico |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
1993 |
Acetato di 1-metossi-2-propile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato
di n-butile |
1993 |
Liquido infiammabile, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2014 |
Perossido di idrogeno in soluzione acquosa |
contenente almeno il 20% ma al massimo il 60% di perossido di idrogeno, stabilizzata se
necessario |
5.1 |
OC1 |
II |
Acido nitrico |
2022 |
Acido cresilico |
miscela liquida contenente cresoli, xilenoli e metilfenoli |
6.1 |
TC1 |
II |
Acido acetico |
2030 |
Idrazina in soluzione acquosa |
contenente almeno il 37% ma non più del 64% di idrazina in peso |
8 |
CT1 |
II |
Acqua |
2030 |
Idrato di idrazina |
soluzione acquosa contenente il 64% di idrazina |
8 |
CT1 |
II |
Acqua |
2031 |
Acido nitrico |
ad esclusione dell'acido nitrico fumante rosso,
contenente al massimo il 55% di acido puro |
8 |
CO1 |
II |
Acido nitrico |
2045 |
Isobutirraldeide |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2050 |
Composti isomerici del diisobutilene |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2053 |
Metilisobutilcarbinolo |
. |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
2054 |
Morfolina |
. |
8 |
CF1 |
I |
Miscela di idrocarburi |
2057 |
Tripropilene |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Miscela di idrocarburi |
2058 |
Valeraldeide |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2059 |
Nitrocellulosa in soluzione, infiammabile |
. |
3 |
D |
I11I/IIl |
Regola applicabile alle rubriche collettive: contrariamente alla abituale procedura,
questa regola si può applicare ai solventi del codice di classificazione F1 |
2075 |
Cloralio anidro stabilizzato |
. |
6.1 |
T1 |
II |
Soluzione bagnante |
2076 |
Cresoli, liquidi |
isomeri puri e miscela isomerica |
6.1 |
TC1 |
II |
Acido acetico |
2078 |
Toluendiisocianato |
liquido |
6.1 |
T1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2079 |
Dietilentriammina |
. |
8 |
C7 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2209 |
Formaldeide in soluzione |
soluzione acquosa contenente il 37% di formaldeide, tenore in metanolo da 8% a 10% |
8 |
C9 |
III |
Acido acetico |
2209 |
Formaldeide in soluzione |
soluzione acquosa contenente il 25% di formaldeide, |
8 |
C9 |
III |
Acqua |
2218 |
Acido acrilico stabilizzato |
. |
8 |
CF1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2227 |
Metacrilato di n-butile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2235 |
Cloruri di clorobenzile, liquidi |
Cloruro di para-clorobenzoile |
6.1 |
T1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2241 |
Cicloeptano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2242 |
Cicloeptene |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2243 |
Acetato di cicloesile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2244 |
Cielopentanolo |
. |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
2245 |
Ciclopentanone |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2247 |
n-Decano |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2248 |
Di-n-butilammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2258 |
1,2-Propilendiammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2259 |
Trietilentetrammina |
. |
8 |
C7 |
II |
Acqua |
2260 |
Tripropilammina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2263 |
Dimetilcicloesani |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2264 |
N,N-Dimetilcicloesilammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2265 |
N,N-Dimetilformammide |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2266 |
Dimetil-n-propilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2269 |
3,3'-Imminodipropilammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2270 |
Etilammina in soluzione acquosa |
contenente almeno il 50% ma al massimo il 70% (peso) di etilammina, punto di infiammabilità
inferiore a 23°C. corrosivo o leggermente corrosivo |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2275 |
2-Etilbutanolo |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2276 |
2-Etilesilammina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2277 |
Metacrilato di etile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2278 |
n-Eptene |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2282 |
Esanoli |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2283 |
Metacrilato di isobutile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2286 |
Pentametileptano |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2287 |
Isoepteni |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2288 |
Isoeseni |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2289 |
lsoforondiammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2293 |
4-Metossi-4-metil-2-pentanone |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2296 |
Metilcicloesano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2297 |
Metilcicloesanoni |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2298 |
Metilciclopentano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2302 |
5-Metil-2-esanone |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2308 |
Idrogenosolfato di nitrosile, liquido |
. |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
2309 |
Ottadieni |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2313 |
Picoline |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2317 |
Cuprocianuro di sodio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
T4 |
I |
Acqua |
2320 |
Tetraetilenpentammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2324 |
Triisobutilene |
miscela di monoolefine C12, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2326 |
Trimetilcicloesilammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2327 |
Trimetilesametilendiammine |
isomeri puri e miscela isomerica |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2330 |
Undecano |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2336 |
Formiato di allile |
. |
3 |
FT1 |
I |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2348 |
Acrilati di butile, stabilizzati |
isomeri puri e miscela isomerica |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2357 |
Cicloesilammina |
punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi soluzione bagnante |
2361 |
Diisobutilammina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2366 |
Carbonato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2367 |
alfa-Metilvaleraldeide |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2370 |
1-Esene |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2372 |
Bis-1,2-dimetilamminoetano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2379 |
1,3-Dimetilbutilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2383 |
Dipropilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2385 |
Isobutirrato di etile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di n- butil e |
2393 |
Formiato di isobutile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2394 |
Propionato di isubutile |
punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
Fl |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2396 |
Metacrilaldeide stabilizzata |
. |
3 |
FT1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2400 |
Isovalerato di metile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2401 |
Piperidina |
. |
8 |
CF1 |
I |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2403 |
Acetato di isopropenile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2405 |
Butirrato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2406 |
Isobutirrato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2409 |
Propionato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2410 |
1,2,3,6-Tetraidropiridina |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2427 |
Clorato di potassio in soluzione acquosa |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
2428 |
Clorato di sodio in soluzione acquosa |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
2429 |
Clorato di calcio in soluzione acquosa |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
2436 |
Acido tioacetico |
. |
3 |
F1 |
II |
Acido acetico |
2457 |
2,3-Dimetilbutano |
. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2491 |
Etanolammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Soluzione bagnante |
2491 |
Etanolammina in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C7 |
III |
Soluzione bagnante |
2496 |
Anidride propionica |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2524 |
Ortoformiato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2526 |
Furfurilaminina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2527 |
Acrilato di isobutile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2528 |
Isobutirrato di isobutile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2529 |
Acido isobutirrico |
. |
3 |
FC |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2531 |
Acido metacrilico stabilizzato |
. |
8 |
C3 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2542 |
Tributilammina |
. |
6.1 |
T1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2560 |
2-Metil-2-pentanolo |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n- butite/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2564 |
Acido tricloroacetico in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C3 |
II/III |
Acido acetico |
2565 |
Dicicloesilammina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2571 |
Acido etilsolforico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2571 |
Acidi alchilsolforici |
. |
8 |
C3 |
II |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2580 |
Bromuro di alluminio in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
2581 |
Cloruro di alluminio in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
Cl |
III |
Acqua |
2582 |
Cloruro ferrico in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
2584 |
Acido metansolfonico |
con più del 5% di acido solforico libero |
8 |
Cl |
II |
Acqua |
2584 |
Acidi alchilsolfonici liquidi |
con più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C1 |
II |
Acetato di n-butile.% soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2584 |
Acido benzensolfonico |
con più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
2584 |
Acidi toluensolfonici |
con più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
2584 |
Acidi arilsulfonici liquidi |
con più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2586 |
Acido metansolfonico |
non contenente più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C3 |
III |
Acqua |
2586 |
Acidi alchilsolfonici liquidi |
non contenenti più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2586 |
Acido benzensolfonico |
non contenente più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C3 |
III |
Acqua |
2586 |
Acidi toluensolfonici |
non contenenti più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C3 |
III |
Acqua |
2586 |
Acidi alchilsolfonici liquidi |
non contenenti più del 5% di acido solforico libero |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n- butilei soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2610 |
Triallilammina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2614 |
Alcol metallico |
. |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
2617 |
Metilcicloesanoli |
isomeri puri e miscela isomerica, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
2619 |
Benzildimetilammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2620 |
Butirrati di amile |
isomeri puri e miscela isomerica, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2622 |
Glicidaldeide |
punto di infiammabilità inferiore a 23°C |
3 |
FT1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2626 |
Acido clorico in soluzione acquosa |
non contenente più del 10% di acido clorico |
5.1 |
O1 |
II |
Acido nitrico |
2656 |
Chinolina |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
6.1 |
T1 |
III |
Acqua |
2672 |
Ammoniaca in soluzione |
densità relativa compresa tra 0,880 e 0,957 a 15°C in acqua, contenente più del 10% ma al
massimo 35% di ammoniaca |
8 |
C5 |
III |
Acqua |
2683 |
Solfuro di ammonio in soluzione |
soluzione acquosa, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
8 |
CFT |
II |
Acido acetico |
2684 |
3-Dietilamminopropilammina |
. |
3 |
FC |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2685 |
N,N-Dietiletilendiammina |
. |
8 |
CFI |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2693 |
ldrogenosolfiti in soluzione acquosa, n.a.s. |
inorganici |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
2707 |
Dimetildiossani |
isomeri puri e
miscela isommica |
3 |
F1 |
II/IIII |
Miscela di
idrocarburi |
2733 |
Ammine infiammabili, corrosive, n.a.s. o
Poliammine infiammabili, corrosive, n.a.s. |
. |
3 |
FC |
I/II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2734 |
Di-sec-butilammina |
. |
8 |
CF1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
2734 |
Ammine liquide corrosive, infiammabili, n.a.s. o
Poliammine liquide corrosive, infiammabili, n.a.s. |
. |
8 |
CF1 |
I/II |
Miscela di
idrocarburi e
soluzione
bagnante |
2735 |
Ammine liquide corrosive, n.a.s. o Poliammine liquide corrosive, n.a.s. |
. |
8 |
C7 |
I/II/III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2739 |
Anidride butirrica |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di n-butile |
2789 |
Acido acetico glaciale o
Acido acetico in soluzione |
soluzione acquosa,
contenente più del
80% di acido, in
peso |
8 |
CF1 |
II |
Acido acetico |
2790 |
Acido acetico in soluzione |
soluzione acquosa,
contenente più del
10% ma al
massimo 80% di
acido, in peso |
8 |
C3 |
II |
Acido acetico |
2796 |
Acido solforico |
non contenente più
del 51% di acido
puro |
8 |
C1 |
II |
Acqua |
2797 |
Elettrolita alcalino per accumulatori |
idrossido di
potassio/sodio,
soluzione acquosa |
8 |
C5 |
II |
Acqua |
2810 |
Cloruro di 2-cloro-6-
fluorobenzoile |
stabilizzato |
6.1 |
T1 |
III |
Miscela di
idrocarburi |
2810 |
2-Feniletinolo |
. |
6.1 |
T1 |
III |
Acido acetico |
2810 |
Etere monoesilico del glicol
etilenico |
. |
6.1 |
T1 |
III |
Acido acetico |
2810 |
Liquido organico tossico, n.a.s. |
. |
6.1 |
T1 |
I/II/III |
Regola
applicabile alle
rubriche
collettive |
2815 |
N-Amminoetilpiperazina |
. |
8 |
C7 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2818 |
Polisolfuro di ammonio in soluzione |
soluzione acquosa |
8 |
CT1 |
II/III |
Acido acetico |
2819 |
Fosfato acido di amile |
. |
8 |
C3 |
III |
Soluzione bagnante |
2820 |
Acido butirrico |
Acido n-butirrico |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2821 |
Fenolo in soluzione |
soluzione acquosa, tossica, non alcalina |
6.1 |
'11 |
II/III |
Acido acetico |
2829 |
Acido caproico |
Acido n-caproico |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di n- |
2837 |
Idrogenosolfati in soluzione acquosa |
. |
8 |
C1 |
II/III |
Acqua |
2838 |
Butirrato di vinile stabilizzato |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/ soluzione bagnante satura di acetato di n-butile |
2841 |
Di-n-amilammina |
. |
3 |
FT1 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2850 |
Tetrapropilene |
miscela di monoolefine C12 punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2873 |
Dibutilamminoetanolo |
N,N-Di-n- butilamminoetanolo |
6.1 |
T1 |
III |
Acido acetico |
2874 |
Alcol furfurilico |
. |
6.1 |
T1 |
III |
Acido acetico |
2920 |
Acido O,O-dietil- ditiofosforico |
punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
8 |
CF1 |
II |
Soluzione bagnante |
2920 |
Acido O,O-dimetil- ditiofosforico |
punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
8 |
CF1 |
II |
Soluzione bagnante |
2920 |
Bromuro di idrogeno |
soluzione al 33% in acido acetico glaciale |
8 |
CF1 |
II |
Soluzione bagnante |
2920 |
Idrossido di tetrametilammonio |
soluzione acquosa, punto di infiammabilità compreso tra 23°C e 61°C |
8 |
CF1 |
II |
Acqua |
2920 |
Liquido corrosivo infiammabile, n.a.s. |
. |
8 |
CF1 |
I/II |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2922 |
Solfuro di ammonio |
soluzione acquosa, punto di infiammabilità superiore a 61 °C |
8 |
CTI |
II |
Acqua |
2922 |
Cresoli |
soluzione alcalina acquosa, miscela di cresolato di sodio e di potassio |
8 |
CT1 |
II |
Acido acetico |
2922 |
Fenolo |
soluzione alcalina acquosa. miscela di fenolato di sodio e di potassio |
8 |
CT1 |
II |
Acido acetico |
2922 |
ldrogenodifluoruro di sodio |
soluzione acquosa |
8 |
CT1 |
III |
Acqua |
2922 |
Liquido corrosivo tossico, n.a.s. |
. |
8 |
CT1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2924 |
Liquido infiammabile, corrosivo, n.a.s. |
leggermente corrosivo |
3 |
FC |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2927 |
Liquido organico tossico, corrosivo, n.a.s. |
. |
6.1 |
TC1 |
I/II |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
2933 |
2-Cloropropionato di metile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2934 |
2-Cloropropionato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2935 |
2-Cloropropionato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2936 |
Acido tiolattico |
. |
6.1 |
II |
II |
Acido acetico |
2941 |
Fluoroaniline |
isomeri puri e miscela isomerica |
6.1 |
II |
III |
Acido acetico |
2943 |
Tetraidrofurfurilammina |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
2945 |
N-Metilbutilammina |
. |
3 |
FC |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2946 |
2-Ammino-5-dietilamminopentano |
. |
6.1 |
T1 |
III |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
2947 |
Cloroacetato di isopropile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
2984 |
Perossido di idrogeno in soluzione acquosa |
contenente almeno 8%, ma menu del 20% di perossido di idrogeno, stabilizzata se necessario |
5.1 |
O1 |
III |
Acido nitrico |
3056 |
n-Eptaldeide |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3065 |
Bevande alcoliche |
contenenti più del 24% di alcool in volume |
3 |
F1 |
II/III |
Acido acetico |
3066 |
Pitture o Materie simili alle pitture |
comprese pitture, lacche, smalti, colori, vernici, cere, encausistici, appretti e basi liquide
per lacche o solventi e diluenti per pitture |
8 |
C9 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3079 |
Metacrilonitrile stabilizzato |
. |
3 |
FT1 |
I |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3082 |
Poli(3-6)etossilato di alcol secondario C6-C17 |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
Poli(1-3)etossilato di alcol C12-C15 |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
Poli(1-6)etossilato di alcol C13-C15 |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
Carburante per motori a turbina JP-5 |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Carburante per motori a turbina JP-7 |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Catrame di carbone fossile |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
TII |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Nafta di catrame di carbone fossile |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Creosoto ottenuta da catrame di carbone fossile |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Creosoto ottenuta da catrame di carbone di legna |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Fosfato di fenile e di monocresile |
. |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Acrilato di decile |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
Ftalato di diisobutile |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
Ftalato di di-n-butile |
. |
9 |
M6 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi |
3082 |
idrocarburi |
liquidi, punto di infiammabilità superiore a 61°C, pericolosi dal punto di vista dell'ambiente |
9 |
M6 |
III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3082 |
Fosfato di isodecile e di difenile |
. |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Metilnafteni |
miscela isomerica, liquida |
9 |
M6 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3082 |
Fosfato di triarile |
n.a.s. |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Fosfato di tricresile |
non contenente più del 3%di isomero orto |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Fosfato di trixilenile |
. |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Ditiofosfato alchilico di zinco |
C3-C14 |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Ditiofosfato arilico di zinco |
C7-C16 |
9 |
M6 |
III |
Soluzione bagnante |
3082 |
Materia pericolosa dal punto di vista dell'ambiente, liquida, n.a.s. |
. |
9 |
M6 |
III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3099 |
Liquido comburente, tossico, n.a.s. |
. |
5.1 |
OT1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3101
3103
3105
3107
3109
3111
3113
3115
3117
3119 |
Perossido organico di tipo B, C, D, E o F, liquido
o
Perossido organico
di tipo B,C, D, E o F, liquido, con controllo di temperatura |
. |
5.2 |
P1 |
. |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di acetato di
n-butile e miscela di idrocarburi
e acido nitrico** |
**Peri numeri UN 3101, 3103, 3105, 3107,3109, 3III,3113,3115, 3117, 3119 (sono
esclusi l' idroperossido di terbutile contenente più del 40% di perossido e gli acidi perossidici): Tutti i
perossidi organici sotto forma tecnicamente pura o in soluzione in solventi che, dal punto di vista della loro compatibilità,
sono coperti dalla rubrica "miscela di idrocarburi" (liquido standard) nella presente lista. La compatibilità degli
sfiati e delle guarnizioni con i perossidi organici può essere verificata, indipendentemente dalla prova sul prototipo,
mediante prove di laboratorio utilizzando l'acido nitrico. |
3145 |
Butilfenoli |
liquidi, n.a.s. |
8 |
C3 |
I/II/III |
Acido acetico |
3145 |
Alchilfenoli liquidi n.a.s. |
compresi gli omologhi da C2 a C12 |
8 |
C3 |
I/II/III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3149 |
Perossido di idrogeno e acido perossiacetico in miscela stabilizzata |
con acido acetico (numero ONU 2790), acido solforico (numero ONU 2796)
e/o acido fosforico
(numero ONU 1805) e acqua, e al massimo 5% di acido perossiacetico |
5.1 |
OC1 |
II |
Soluzione bagnante e acido nitrico |
3210 |
Clorati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
3211 |
Perclorati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
3213 |
Bromati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
3214 |
Permanganati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II |
Acqua |
3216 |
Persolfati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
III |
Soluzione bagnante |
3218 |
Nitrati inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
3219 |
Nitriti inorganici in soluzione acquosa, n.a.s. |
. |
5.1 |
O1 |
II/III |
Acqua |
3264 |
Cloruro di rame |
soluzione acquosa, leggermente corrosiva |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
3264 |
Solfato di idrossilammina |
soluzione acquosa al 25% |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
3264 |
Acido fosforico |
soluzione acquosa |
8 |
C1 |
III |
Acqua |
3264 |
Liquido inorganico corrosivo, acido, n.a.s. |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
8 |
C1 |
I/II/III |
La regola applicabile alle rubriche collettive non si applica alle miscele i cui costituenti
figurano sotto i numeri UN 1830, 1832, 1906 e 2308. |
3265 |
Acido metossiacetico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Anidride allilsuccinica |
. |
8 |
C3 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Acido ditioglicolico |
. |
8 |
C3 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Fosfato butilico |
miscela di fosfato mono-e di-butilico |
8 |
C3 |
III |
Soluzione bagnante |
3265 |
Acido caprilico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Acido isovalerico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Acido pelargonico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Acido piruvico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Acido valerico |
. |
8 |
C3 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3265 |
Liquido organico corrosivo, acido, n.a.s. |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
8 |
C3 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3266 |
Idrosolfuro di sodio |
soluzione acquosa |
8 |
C5 |
II |
Acido acetico |
3266 |
Solfuro di sodio |
soluzione acquosa, leggermente corrosiva |
8 |
C5 |
III |
Acido acetico |
3266 |
Liquido inorganico corrosivo, basico, n.a.s. |
punto di infiammabilità superiore a 61°C |
8 |
C5 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3267 |
2,2'-(Butilimmino)-bisetanolo |
. |
8 |
C7 |
II |
Miscela di idrocarburi e soluzione bagnante |
3267 |
Liquido organico corrosivo, basico, n.a.s. |
. |
8 |
C7 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3271 |
Etere monobutilico del glicol etilenico |
punto di infiammabilità 61°C |
3 |
F1 |
III |
Acido acetico |
3271 |
Eteri, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3272 |
Estere ter-butilico dell'acido acrilico |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Propionati di isobutile |
punto di infiammabilità inferiore a 23°C |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Valerato di metile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
orto-Formiato di trimetile |
. |
3 |
F1 |
II |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Valerato di etile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Isovalerato di isobutile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Propionato di n-amile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Butirrato di n-butile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Lattato di metile |
. |
3 |
F1 |
III |
Acetato di n-butile/soluzione bagnante satura di
acetato di n-butile |
3272 |
Esteri, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3287 |
Nitrito di sodio |
soluzione acquosa al 40% |
6.1 |
T4 |
III |
Acqua |
3287 |
Liquido inorganico tossico, n.a.s. |
. |
6.1 |
T4 |
I/II/III |
Regola applicabile alle lubriche collettive |
3291 |
Rifiuti ospedalieri, non specificati, n.a.s. |
liquidi |
6.2 |
I3 |
II |
Acqua |
3293 |
Idrazina in soluzione acquosa |
non contenente più del 37% (peso) di idrazina |
6.1 |
T4 |
III |
Acqua |
3295 |
Epteni |
n.a.s. |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
3295 |
Nonani |
punto di infiammabilità inferiore a 23°C |
3 |
F1 |
II |
Miscela di idrocarburi |
3295 |
Decani |
n.a.s. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3295 |
punto 1.23-Trimetìlbenzene |
. |
3 |
F1 |
III |
Miscela di idrocarburi |
3295 |
Idrocarburi liquidi, n.a.s. |
. |
3 |
F1 |
I/II/III |
Regola applicabile alle rubriche collettive |
3405 |
Clorato di bario in soluzione |
soluzione acquosa |
5.1 |
OT1 |
II/III |
Acqua |
3406 |
Perclorato di bario in soluzione |
soluzione acquosa |
5.1 |
OT1 |
II/III |
Acqua |
3408 |
Perclorato di piombo in soluzione |
soluzione acquosa |
5.1 |
OT1 |
II/III |
Acqua |
3413 |
Cianuro di potassio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
T4 |
I/11AII |
Acqua |
3414 |
Cianuro di sodio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
T4 |
I/Il/III |
Acqua |
3415 |
Fluoruro di sodio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
T4 |
III |
Acqua |
3422 |
Fluoruro di potassio in soluzione |
soluzione acquosa |
6.1 |
T4 |
III |
Acqua |
Parte II
Disposizioni integrative al Capitolo 6.1 "Disposizioni per la costruzione e le
prove di imballaggi (diversi
da quelli per le sostanze della classe 6.2)", sezione 6.1.5 "Disposizioni per le
prove sugli imballaggi"
sottosezione 6.1.5.2 "Preparazione degli imballaggi per le prove", punto
6.1.5.2.5 del codice IMDG
(Emendamento 32-04).
1. I fusti e le taniche di plastica conformi al 6.1.4.8 del codice IMDG e gli
imballaggi compositi (plastica)
conformi al 6.1.4.19 del codice IMDG devono, per dimostrare la loro sufficiente
compatibilità chimica
con le materie liquide, essere stoccati, a temperatura ambiente, per un periodo
di 6 mesi, durante il
quale i campioni di prova devono essere mantenuti pieni delle merci da
trasportare.
Durante le prime e le ultime 24 ore di stoccaggio, i campioni di prova devono
essere posti con le
chiusure verso il basso. Tuttavia, i recipienti muniti di sfiato dovranno essere
sottoposti alla precedente
condizione, per 5 minuti. Dopo tale stoccaggio, i campioni di prova devono
subire le prove previste da
6.1.5.3 a 6.1.5.6 del codice IMDG.
Per i recipienti interni degli imballaggi compositi (plastica), non è necessario
effettuare la prova di
compatibilità chimica, quando è noto che le proprietà di resistenza della
plastica non vengono
modificate sensibilmente per azione della materia di riempimento.
Per modifica sensibile delle proprietà di resistenza si intende:
a) una netta fragilizzazione; oppure
b) una considerevole diminuzione dell'elasticità a meno che questa diminuzione
non sia collegata ad un
aumento almeno proporzionale dell'allungamento sotto sforzo.
Se il comportamento della materia plastica è stato valutato mediante altri
metodi, non è necessario
procedere alla prova di compatibilità sopra indicata. Questi metodi devono
essere almeno equivalenti
alla prova di compatibilità ed essere riconosciuti dall'autorità competente.
___
NOTA: Per i fusti e le taniche di plastica e per gli imballaggi compositi
(plastica) di polietilene ad alto
o medio peso molecolare, vedere anche punto 2.
___
2. Per i fusti e le taniche, definiti al 6.1.4.8 del codice IMDG e, se
necessario, per gli imballaggi compositi
definiti al 6.1.4.19 del codice IMDG, di polietilene ad alto peso molecolare,
rispondenti alle seguenti
specifiche:
- densità relativa a 23°C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C: >
0,940 secondo la norma
ISO 1183,
- indice di fluidità a caldo a 190°C/21,6 kg di carico: < 12 g/10 min, secondo la
norma ISO 1133,
per le taniche, definite al 6.1.4.8 e, se necessario, per gli imballaggi
compositi definiti al 6.1.4.19 del
codice IMDG in polietilene a medio peso molecolare, rispondenti alle seguenti
specifiche:
- densità relativa a 23°C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C: > 0,940
secondo la norma
ISO 1183;
- indice di fluidità a caldo a 190°C/2,16 kg di carico: < 0,5 g/10 min e
> 0,1 g/10 min secondo la
norma ISO 1133;
-
indice di fluidità a caldo a 190°C/5 kg di carico: < 3 g/l0 min e > 0,5 g/10 min
secondo la norma
ISO 1133;
la compatibilità chimica con i liquidi di riempimento assimilati conformemente
al punto 1 della Parte I
può essere dimostrata nel seguente modo con i liquidi standard (vedere 6).
1 liquidi standard sono rappresentativi del processo di degradazione del
polietilene ad alto o medio peso
molecolare, dovuto al rammollimento a seguito di rigonfiamento, alla
fessurazione sotto uno sforzo, alla
degradazione molecolare o ai loro effetti cumulati. La compatibilità chimica
sufficiente di tali
imballaggi può essere dimostrata mediante uno stoccaggio di 3 settimane a 40°C
con il liquido standard
appropriato; quando tale liquido standard è l'acqua, la prova di compatibilità
chimica non è necessaria.
Durante le prime e le ultime 24 ore di stoccaggio, i campioni di prova devono
essere posti con le
aperture orientate verso il basso. Comunque, gli imballaggi muniti di sfiato
dovranno essere posti in tale
condizione per 5 minuti. Dopo questo stoccaggio, i campioni di prova devono
subire le prove previste
da 6.1.5.3 a 6.1.5.6 del codice IMDG.
Per l'idroperossido di ter-butile con un tenore in perossido superiore al 40%,
come pure per gli acidi
perossiacetici della classe 5.2, la prova di compatibilità non deve essere
effettuata con liquidi standard.
Per queste materie, la sufficiente compatibilità chimica dei campioni di prova
deve essere dimostrata
mediante uno stoccaggio di sei mesi a temperatura ambiente con le merci
destinate ad essere
trasportare.
I risultati della procedura in accordo con questo paragrafo per gli imballaggi
in polietilene ad alta
densità, ad alto o medio peso molecolare, possono essere approvati per un
prototipo simile la cui
superficie interna sia fluorurata.
3. Quando gli imballaggi definiti al punto 2, in polietilene ad alto o medio peso
molecolare, hanno
soddisfatto la prova definita al punto 2, possono anche essere autorizzate
materie di riempimento,
diverse da quelle assimilate conformemente al punto 1 della Parte I. Questa
autorizzazione si deve
basare su prove di laboratorio, riportate al punto 7, che dovranno verificare
che l'effetto di queste
materie di riempimento sui provini è inferiore a quello dei liquidi standard
appropriati, tenendo in
considerazione i rilevanti meccanismi di degradazione. Le stesse condizioni del
punto 1.2 della Parte I
sono applicabili per quanto concerne le densità relative e le pressioni di
vapore.
4. Nel caso di imballaggi combinati, non è necessario effettuare la prova di
compatibilità chimica, quando
sia noto che le proprietà di resistenza della plastica non si modificano
sensibilmente sotto l'azione della
materia di riempimento. Per modifica sensibile delle proprietà di resistenza si
intende:
a) una netta fragilizzazione; oppure
b) una considerevole diminuzione dell'elasticità a meno che questa diminuzione
non sia legata ad un
aumento almeno proporzionale dell'allungamento sotto sforzo.
5. Prova complementare di permeazione per i fusti e le taniche di plastica
conformi al 6.1.4.8 del
codice IMDG e per gli imballaggi compositi (plastica) - ad esclusione degli
imballaggi 6HA1 -
conformi al 6.1.4.19 del codice IMDG, destinati al trasporto di materie liquide
aventi un punto di
infiammabilità < 61°C
Gli imballaggi di polietilene approvati solo per il trasporto di benzene,
toluene o xilene o di miscele e di
preparati contenenti tali materie non devono essere sottoposti a questa prova.
5.1. Numero di campioni di prova: tre imballaggi per prototipo c per fabbricante.
5.2. Preparazione particolare del campione per la prova: i campioni devono essere prestoccati con la materia
di riempimento originale conformemente al punto 1 oppure, per gli imballaggi di
polietilene ad alto
peso molecolare, con il liquido standard "miscela d'idrocarburi (white spirit)"
conformemente al punto
2.
5.3. Metodo di prova: i campioni di prova, riempiti con la materia per la quale
l'imballaggio deve essere
approvato, devono essere pesati prima e dopo uno stoccaggio di 28 giorni a 23°C
e 50% d'umidità
atmosferica relativa. Per gli imballaggi di polietilene ad alto peso molecolare
la prova può essere
effettuata con il liquido standard "miscela d'idrocarburi (white spirit)" invece
che con benzene, toluene
o xilene.
5.4. Criterio di accettazione: la permeabilità non deve essere superiore a 0,008
g/(l x h).
6. Liquidi standard per dimostrare la compatibilità chimica degli imballaggi,
compresi gli IBCs, di
polietilene ad alto o medio peso molecolare conformemente al punto 2 ed al punto
2 della Parte
III
Per questa materia plastica sono utilizzati i seguenti liquidi standard:
a) Soluzione bagnante per le materie che causano forti fessurazioni sul
polietilene sotto tensione,
in particolare per tutte le soluzioni e preparati contenenti agenti bagnanti.
Si deve utilizzare una soluzione acquosa contenente dal 1% al 10% di bagnante.
La tensione
superficiale della soluzione deve essere compresa, a 23°C, tra 31 e 35 mN/m.
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,2.
Non è necessario effettuare una prova di compatibilità con l'acido acetico se la
compatibilità
chimica è dimostrata con una soluzione bagnante.
Per le materie di riempimento che causano fessurazioni sul polietilene sotto
tensione più forti di
quelle della soluzione bagnante, la compatibilità chimica può essere dimostrata
dopo un
prestoccaggio di tre settimane a 40°C, conformemente al punto 2, ma con la
materia di
riempimento originale.
b) Acido acetico per le materie e preparati che causano fessurazioni sul
polietilene sotto tensione, in
particolare per gli acidi monocarbossilici e per gli alcoli monovalenti.
Si deve utilizzare acido acetico in concentrazione dal 98% al 100%. Densità
relativa = 1,05.
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,1.
Nel caso di materie di riempimento che rigonfiano il polietilene, più dell'avido
acetico, tanto che
l'aumento della massa del polietilene sia di più del 4%, la compatibilità
chimica può essere
dimostrata dopo un prestoccaggio di tre settimane a 40°C, conformemente al punto
2, ma con la
materia di riempimento originale.
c) Acetato di butile normale / soluzione bagnante saturata di acetato di butile
normale per le
materie e preparati che rigonfiano il polietilene causando un aumento della
massa di polietilene
fino a circa il 4% e che presentano contemporaneamente un effetto di
fessurazione sotto tensione,
in particolare per i prodotti fitosanitari, vernici liquide e alcuni esteri.
L'acetato di butile normale
in concentrazione dal 98% al 100% deve essere utilizzato per il prestoccaggio
conformemente al
punto 2.
Per la prova d'impilamento conformemente al 6.1.5.6 del codice IMDG, deve essere
utilizzato un
liquido di prova composto di una soluzione acquosa bagnante dall'1% al 10%
mescolata con il
2% d'acetato di butile normale in accordo al precedente punto a).
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,0.
Nel caso di materie di riempimento che rigonfiano il polietilene più
dell'acetato di butile normale
tali da causare un aumento della massa di polietilene maggiore del 7,5%, la
compatibilità chimica
può essere dimostrata dopo un prestoccaggio di tre settimane a 40°C,
conformemente al punto 2,
ma con la materia di riempimento originale.
d) Miscela di idrocarburi (white spirit) per le materie e preparati aventi
effetti di rigonfiamento sul
polietilene, in particolare per gli idrocarburi, alcuni esteri e i chetoni.
Si deve utilizzare una miscela d'idrocarburi aventi una fase d'ebollizione
compresa tra 160°C e
220°C, una densità relativa da 0,78 a 0,80, un punto d'infiammabilità superiore
a 50°C e un
tenore in aromatici compreso tra il 16% e il 21%.
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,0.
Nel caso di materie di riempimento che rigonfiano il polietilene di più
dell'acetato di butile
normale tali da causare un aumento della massa di polietilene maggiore del 7,5%,
la compatibilità
chimica può essere dimostrata dopo un prestoccaggio di tre settimane a 40°C,
conformemente al
punto 2, ma con la materia di riempimento originale.
e) Acido nitrico per tutte le materie e preparati aventi sul polietilene effetti
ossidanti o tali da
causare degradazioni molecolari identiche o più deboli di quelle causate
dall'acido nitrico al 55%.
L'acido nitrico utilizzato deve avere una concentrazione di almeno il 55%.
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,4.
Nel caso di materie di riempimento aventi azione ossidante superiore a quella
dell'acido nitrico al
55% o che causano degradazioni molecolari, si deve procedere conformemente al
punto 1.
In questo caso, la durata di utilizzazione deve essere determinata osservando il
grado di
danneggiamento (per esempio 2 anni per l'acido nitrico almeno al 55%).
f) Acqua per le materie che non attaccano il polietilene in nessuno dei casi
indicati da a) ad e), in
particolare per gli acidi e liscivie inorganiche, le soluzioni saline acquose, i
polialcoli e le materie
organiche in soluzione acquosa.
La prova d'impilamento deve essere effettuata prendendo per base una densità
relativa di almeno
1,2.
7. Prescrizioni di prova per i recipienti di materia plastica secondo il punto 3
Metodi di laboratorio su provini prelevati dal materiale del recipiente per
provare la compatibilità
chimica del polietilene ad alto e medio peso molecolare, come definito ai punti
1 e 2, in presenza di
merci di riempimento (materie, miscele e preparati), comparativamente ai liquidi
standard del punto 6.
L'utilizzo dei metodi di laboratorio da A a C, descritti qui di seguito,
permette di determinare i
meccanismi di deteriorazione possibili per le materie di riempimento da
approvare, sul materiale del
recipiente, comparativamente ai liquidi standard in loro rapporto.
I meccanismi di deterioramento ai quali è necessario riferirsi, determinano la
scelta dei metodi di
ricerca
- il rammollimento per rigonfiamento (metodo di laboratorio A),
- la provocazione di fessure sotto sforzo (metodo di laboratorio B),
- le reazioni di ossidazione e di degradazione molecolare (metodo di laboratorio
C),
sul materiale del recipiente, devono essere verificati dai metodi di
laboratorio, nella misura in cui non
siano già prevedibili sulla base della preparazione, e ogni volta messi in
comparazione con i liquidi
standard di riferimento, i cui effetti siano della stessa tendenza.
A tale scopo si devono utilizzare provini dello stesso spessore e rientranti
nelle tolleranze indicate.
Metodo di laboratorio A
L'aumento della massa per rigonfiamento è determinato su provini piatti
provenienti dal materiale del
recipiente, per immersione a 40°C nella materia di riempimento da approvare,
come pure nel liquido
standard di paragone.
La modifica della massa per rigonfiamento è determinata per pesatura dei provini
prima
dell'immersione e, se i provini hanno uno spessore massimo di 2 mm, dopo un
tempo di reazione di 4
settimane, altrimenti per un tempo di reazione sufficiente affinché il loro peso
divenga costante.
Si deve ogni volta determinare il valore medio di 3 provini. I provini devono
essere utilizzati una sola
volta.
Metodo di laboratorio 13 (Conficcamento della copiglia)
1. Breve descrizione
Il comportamento del materiale del recipiente di polietilene ad alto peso
molecolare e ad alta
densità, in presenza di una materia di riempimento e di tutti i liquidi standard
di riferimento, deve
essere esaminato per mezzo della prova di conficcamento della copiglia, nella
misura in cui tale
comportamento può essere influenzato dalla formazione di fessure sotto sforzo,
senza o con
rigonfiamento simultaneo fino al 4%.
A tale scopo i provini devono essere muniti di un foro e di un intaglio, e
preventivamente
prestoccati nella materia da esaminare e di tutti i liquidi standard
corrispondenti. Dopo il
prestoccaggio, una copiglia di dimensioni definite deve essere conficcata nel
foro.
I provini così preparati devono essere in seguito immersi nella materia di
riempimento da
esaminare e di tutti i liquidi standard corrispondenti, poi devono essere
ritirati dopo un periodo di
prestoccaggio di durata variabile; infine devono essere esaminati per quanto
concerne la resistenza
residua alla trazione (procedura di cui al punto 3.1) o per quanto concerne i
tempi di resistenza dei
provini fino a rottura (procedura di cui al punto 3.2).
Per misura comparativa con i liquidi standard "soluzione bagnante", "acido
acetico", "acetato di
butile normale / soluzione bagnante saturata di acetato di butile normale" o
"acqua" come materia
di prova, si deve determinare se il grado di deteriorazione della materia di
riempimento è uguale,
più forte o più debole.
2. Provini
2.1. Forma e dimensione
La forma e le dimensioni raccomandate dei provini sono indicati nella Fig. 1.
Per quanto concerne
lo spessore dei provini, lo scarto non deve essere superiore al +15% del valore
medio all'interno di
una serie di misure.
Figura 1
___

___
Una serie di misure comprende la materia di riempimento da esaminare e il
liquido standard
corrispondente.
2.2. Fabbricazione
I provini di una serie di misure possono essere prelevati tanto dai contenitori
intermedi dello stesso
tipo di costruzione quanto dallo stesso pezzo di un semiprodotto di estrusione.
Per quanto concerne la lavorazione dei provini, è sufficiente la qualità della
superficie ottenuta
mediante taglio con sega. Si devono eliminare solamente le sbavature prodotte
dalla lavorazione
nella zona dove deve essere praticato l'intaglio. Questo deve essere realizzato
nel provino in modo
da essere parallelo al senso di estrusione.
In ogni provino deve essere praticato un foro di diametro 3,0 mm -0
+0,03
conformemente alla Fig. 1.
Il provino deve essere provvisto di un intaglio a V raccordato con raggio < 0,05
mm,
conformemente alla Fig. 1.
La distanza tra il fondo dell'intaglio e il bordo del foro deve essere di 5 mm ±
0,1 mm.
2.3. Numero dei provini
Per determinare le resistenze residue alla trazione secondo il punto 3.2, si
devono utilizzare 10
provini per ogni periodo di immagazzinamento. Di regola, si devono fissare
almeno 5 periodi di
immagazzinamento.
Per determinare i tempi di resistenza fino alla rottura secondo il punto 3.3
sono necessari, in totale,
15 provini.
2.4. Copiglie
Per quanto concerne le dimensioni delle copiglie di spessore di 4 mm, vedere
Fig. 2.
Figura 2
___

___
Si deve utilizzare, per la copiglia, di preferenza acciaio inossidabile (per es.
X12CrSi17).
Si dovranno utilizzare copiglie di vetro per le materie che attaccano questo
acciaio.
3. Procedura di prova e interpretazione
3.1. Prestoccaggio dei provini
I provini devono essere prestoccati prima della copigliatura per 21 giorni a
40°C ± 1°C nei
liquidi da esaminare e nei liquidi standard. Il prestoccaggio, per il liquido
standard e) del
punto 6, deve essere fatto in acetato di butile normale.
3.2. Procedura per determinare la curva di resistenza residua alla trazione
3.2.1. Esecuzione
Si deve forzare la parte conica e poi la parte cilindrica della copiglia della
Fig. 2a, nel foro dei
provini, evitando la formazione di sfaccettature.
I provini così preparati devono essere immersi nei recipienti di stoccaggio
condizionati a 40°C e
riempiti con il liquido di prova in questione, poi esposti a 40°C ± 1°C in
stufa. Per il liquido
standard c) questa prova si deve fare in soluzione bagnante mescolata con il 2%
di acetato di butile
normale. Il periodo tra la copigliatura dei provini e l'inizio di immersione nel
liquido di prova deve
essere fissato e mantenuto costante per una stessa serie di misure.
I periodi di immersione per determinare la formazione di fessure sotto sforzo,
in funzione dei
tempi e del liquido di prova, devono essere scelti in modo tale che possa essere
rappresentata con
sufficiente certezza una differenza evidente tra le curve di resistenza residua
alla trazione dei
liquidi standard esaminati e le materie di riempimento a loro attribuite.
Dopo avere tolto i provini dal recipiente di stoccaggio, le copiglie devono
essere immediatamente
tolte e i provini ripuliti del liquido di prova.
Dopo raffreddamento a temperatura ambiente, i provini devono essere segati
parallelamente al lato
intagliato attraverso il foro. Nel prosieguo della prova devono essere
utilizzate solo le parti
intagliate dei provini.
Le parti intagliate dei provini devono essere, in seguito, al più tardi 8 ore
dopo il prelevamento dal
liquido in esame, introdotte in una macchina per prove di trazione e sottoposte
ad uno sforzo di
trazione uniassiale ad una velocità di prova (velocità della ganascia mobile) di
20 mm/min fino a
rottura. Deve essere determinata la forza massima. La prova di trazione deve
essere fatta a
temperatura ambiente (23°C ± 2°C), secondo la norma ISO R 527.
3.2.2. Valutazione
La valutazione per determinare l'influenza del liquido di prova comprende la
determinazione dello
sforzo massimo delle parti dei provini prestoccati e non copigliati come valore
0 e dello sforzo
massimo dei provini dopo il periodo di stoccaggio ty, per y > 5. Dopo
conversione di tali sforzi
massimi di ty in %, in rapporto al valore 0, tali valori devono essere riportati
in un diagramma,
conformemente alla Fig. 3.
La comparazione tra le curve di resistenza residua alla trazione provenienti da
misure con liquidi
standard "soluzione bagnante" o "acido acetico" o "acetato di butile normale /
soluzione bagnante
saturata di acetato di butile normale" o "acqua" mostrerà, allora, se la materia
di riempimento
esaminata esercita una influenza più forte, più debole o nessuna influenza sullo
stesso materiale
del recipiente (vedere Fig. 3).
Figura 3
___

___
3.3. Procedura per determinare la curva di resistenza residua alla trazione
3.3.1. Esecuzione
15 provini devono essere infilati separatamente su 15 copiglie conformi alla
Fig. 2b, senza
formazione di sfaccettature e fino all'arresto, poi introdotti in un tubo di
vetro riempito con il
liquido di prova in questione e portato a 40°C.
La temperatura di prova deve essere mantenuta costante a -1°C. Per osservazione
visuale, si
determina la rottura del provino su ogni copiglia. Per esperienza si sa che la
fenditura si propaga
dal fondo dell'intaglio verso la superficie della copiglia.
3.3.2. Valutazione
I tempi di resistenza tSF fino alla rottura di 8 provini con il liquido standard
è determinante per la
valutazione. Non è necessario attendere la fine delle altre fessurazioni.
La valutazione avviene comparativamente con il numero di provini fessurati con
la materia di
riempimento.
Non si devono rompere più di 8 provini durante il tempo tSF.
3.4. Note esplicative
In questo metodo di prova, i parametri di prova "temperatura di stoccaggio" e
"distanza tra il fondo
dell'intaglio e il bordo del foro" sono stati scelti in modo da ottenere,
durante prove corrispondenti
con i liquidi standard "soluzione bagnante", "acido acetico" e "acetato di
butile normale / soluzione
bagnante saturata di acetato di butile normale", risultati indicativi ai sensi
di tale prescrizione di
prova, durante un periodo di prova totale di 28 giorni. Ci si è basati su un
polietilene ad alta peso
molecolare di densità di ~ 0,952 g/m3 e di un indice di fusione (Meli Flow Rate
190°C / 21,6 kg di
carico) di ~ 2.0 g / 10 min.
Poiché le conclusioni di tale prescrizione di prova sono sempre valori relativi,
è possibile variare,
entro certi limiti, i parametri di prova sopra menzionati, in vista di ridurre
la durata di prova.
Questa deve essere indicata in modo specifico nel rapporto di prova.
4. Criteri da utilizzare per determinare se la prova è stata superata in modo
soddisfacente
4.1. Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio A non deve essere
superiore all'1% di
aumento di peso per rigonfiamento se sono stati presi in considerazione per la
comparazione il
liquido standard "soluzione bagnante" e "acido acetico".
Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio A con la materia di
riempimento esaminata
non deve superare l'aumento di peso per rigonfiamento con l'acetato di butile
normale (circa 4%)
se il liquido standard c) preso in considerazione per la comparazione è
l'acetato di butile normale /
soluzione bagnante saturata con acetato di butile normale.
4.2. Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio B, per la materia
da approvare, deve dare
un tempo di resistenza uguale o superiore a quello ottenuto con tutti i liquidi
standard presi in
considerazione per comparazione.
Metodo di laboratorio C
Per determinare un possibile deterioramento per ossidazione o degradazione
molecolare del materiale
del recipiente di polietilene ad alto peso molecolare ed alta densità, secondo i
punti 1 e 2, causato dalla
materia di riempimento, si deve stabilire l'indice di fusione [Melt Flow Rate (MFR)
190°C / 21,6 kg di
carico (Load) secondo la norma ISO 1133 - Condizione 7] su provini di uno
spessore equivalente a
quello del tipo di costruzione, prima e dopo stoccaggio di tali provini nella
materia di riempimento da
esaminare.
Per stoccaggio di provini di uguale geometria nel liquido standard "acido
nitrico 55%" secondo la
lettera e) del punto 6, e determinando gli indici di fusione, si può stabilire
se il grado di deterioramento
della materia di riempimento da approvare sul materiale del recipiente è uguale,
inferiore o superiore.
Lo stoccaggio dei provini a 40°C deve proseguire fino a che non sia possibile
pervenire ad un
apprezzamento definitivo, ma al massimo per 42 giorni.
Se la materia di riempimento prevista per l'approvazione provoca, nel medesimo
tempo, secondo il
metodo di laboratorio A, un rigonfiamento per aumento di peso > 1%, si deve, per
non falsare il risultato
della prova, procedere, prima della misura dell'indice di fusione, ad un
riasciugamento del provino
controllando nel medesimo tempo la sua massa, per es. mediante esposizione in
stufa a vuoto a 50°C
fino ad un peso costante, di regola fino ad una durata non superiore a 7 giorni.
Criterio per determinare se la prova è stata superata in modo soddisfacente
L'aumento dell'indice di fusione del materiale del recipiente, provocato dalla
materia di riempimento da
approvare secondo questo metodo di determinazione, non deve essere superiore
alla modifica provocata
dal liquido standard "acido nitrico 55%", includendo un limite di tolleranza del
15% relativo a questo
metodo di prova.
Parte III
Disposizioni integrative al Capitolo 6.5 "Disposizioni per la costruzione e le
prove di contenitori intermedi
(IBCs)", sezione 6.5.4 "Disposizioni per le prove sugli IBCs", sottosezione
6.5.4.3 "Preparazione dell'IBC
per le prove", punti 6.5.4.3.2, 6.5.4.3.3 e 6.5.4.3.4 del codice IMDG
(Emendamento 32-04).
1. Per dimostrare che la compatibilità chimica con le merci contenute è
sufficiente, si sottomettono i
campioni di contenitori intermedi ad uno stoccaggio preventivo per una durata di
sei mesi, durante i
quali i campioni devono essere mantenuti pieni delle merci che sono destinati a
contenere o di materie
conosciute come aventi effetti equivalenti sulla plastica utilizzata, almeno per
quanto concerne la
fessurazione, l'indebolimento o la degradazione molecolare; in seguito, i
campioni devono essere
sottoposti alle prove enumerate nella tabella del 6.5.4.3.5 del codice IMDG.
2. Per i contenitori intermedi rigidi, definiti al 6.5.3.3 del codice IMDG, di
polietilene ad alto peso
molecolare (tipi 31H1 e 31H2), e per i contenitori intermedi compositi (tipi
31HZ1 e 31HZ2), definiti al
6.5.3.4 del codice IMDG, rispondenti alle seguenti specifiche:
- densità relativa a 23°C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C: >
0,940 secondo la norma
ISO 1183,
- indice di fluidità a caldo a 190°C/21,6 kg di carico: < 12 g/10 min., secondo la
norma ISO 1133,
e, per i contenitori intermedi in plastica rigida, di tipo 31H1 e 31H2, di cui
al punto 6.5.3.3 del codice
IMDG, di polietilene a medio peso molecolare, e per i contenitori intermedi
compositi (tipi 31HZ1 e
31HZ2), definiti al 6.5.3.4 del codice IMDG, rispondenti alle seguenti
specifiche:
- densità relativa a 23°C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C >
0,940, secondo la norma
ISO 1183,
-
indice di fluidità, a 190°C/2,16 kg di carico < 0,5 g/10 min. e > 0,1 g/10 min.,
secondo la norma ISO
1133,
- indice di fluidità, a 190°C/5 kg di carico < 3 g/10 min. e > 0,5 g/10 min.,
secondo la norma ISO 1133,
la compatibilità chimica con i liquidi di riempimento assimilati in conformità
al punto 1 della Parte 1
può essere dimostrata nel seguente modo con i liquidi standard (vedere punto 6
della Parte II).
I liquidi standard sono rappresentativi del processo di degradazione del
polietilene ad alto o medio peso
molecolare, dovuto al rammollimento a seguito di rigonfiamento, alla
fessurazione sotto sforzo, alla
degradazione molecolare o ai loro effetti combinati.
La compatibilità chimica di questi contenitori intermedi può essere dimostrata
mediante uno stoccaggio
dei campioni di prova necessari per 3 settimane a 40°C con il liquido standard
appropriato; quando tale
liquido standard è l'acqua, lo stoccaggio in conformità a questa procedura non è
necessario. Dopo lo
stoccaggio, i campioni di prova devono essere sottoposti alle prove previste da
6.5.4.4 a 6.5.4.9 del
codice IMDG.
Per l'idroperossido di ter-butile con un tenore in perossido superiore al 40%,
come pure per gli acidi
perossiacetici della classe 5.2, la prova di compatibilità non deve essere
effettuata con liquidi standard.
Per queste materie, la compatibilità chimica dei campioni di prova deve essere
verificata mediante uno
stoccaggio di sei mesi a temperatura ambiente con le merci che sono destinati a
trasportare.
I risultati della procedura in accordo con questo paragrafo, per i contenitori
intermedi in polietilene ad
alta densità, ad alto peso molecolare, possono essere considerati validi per un
prototipo simile la cui
superficie interna sia fluorurata.
3. Per i contenitori intermedi in plastica rigida, di tipo 31H1 e 31H2, di cui al
6.5.3.3 del codice IMDG, in
polietilene lineare a basso peso molecolare, e per i contenitori intermedi
compositi (tipi 31HZ1 e
31HZ2), definiti al 6.5.3.4 del codice IMDG, rispondenti alle seguenti
specifiche:
- densità relativa a 23 °C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C
compresa tra 0,920 e 0,937,
secondo la norma ISO 1183,
- indice di fluidità, a 190°C/21,6 kg di carico < 5 g/10 min., secondo la norma
ISO 1133,
e, per i contenitori intermedi in plastica rigida di tipo 31H1 e 31H2 di cui al
punto 5.1, in polietilene
reticolato, rispondenti alle seguenti specifiche:
- densità relativa a 23°C, dopo condizionamento termico per 1 ora a 100°C > 0,937,
secondo la norma
ISO 1183,
- percentuale di reticolazione (concentrazione in gel) > 60%, secondo la nonna ASTM D 2765-90,
la compatibilità chimica con i liquidi di riempimento assimilati al punto 1
della Parte I, può essere
provata con i liquidi standard (vedere punto 6 della Parte II).
La sufficiente compatibilità chimica di tali contenitori intermedi si prova
mediante uno stoccaggio, a
temperatura ambiente, per 6 mesi con il liquido standard appropriato; quando
tale liquido standard è
l'acqua, la prova di sufficiente compatibilità chimica non è necessaria.
4. Per i modelli di contenitori intermedi, definiti ai punti 2 e 3, la
compatibilità chimica con le materie di
riempimento può anche essere verificata mediante prove di laboratorio (vedere
punto 5) dimostranti che
l'effetto di queste materie di riempimento sui provini è inferiore a quello dei
liquidi standard
appropriati, prendendo in considerazione i meccanismi di degradazione rilevanti.
Le stesse condizioni
di quelle definite al punto 1.2 della Parte I sono applicabili per quanto
concerne le densità relative e le
pressioni di vapore.
5. Prescrizioni di prova per i contenitori intermedi in materia plastica secondo
il punto 4
Metodi di laboratorio su provini prelevati dal materiale dei contenitori
intermedi per provare la
compatibilità chimica del polietilene ad alto e medio peso molecolare, del
polietilene lineare a basso
peso molecolare e del polietilene reticolato, come definiti ai punti 2 e 3, in
presenza di merci di
riempimento (materie, miscele e preparati), comparativamente ai liquidi standard
del punto 6 della Parte II.
L'utilizzo dei metodi di laboratorio da A a C, descritti qui di seguito,
permette di determinare i
meccanismi di deteriorazione possibili per le materie di riempimento da
approvare, sul materiale del
recipiente, comparativamente ai liquidi standard in loro rapporto.
I meccanismi di deterioramento ai quali è necessario riferirsi, determinano la
scelta dei metodi di
ricerca
- il rammollimento per rigonfiamento (metodo di laboratorio A),
-
la provocazione di fessure sotto sforzo (metodo di laboratorio B),
- le reazioni di ossidazione e di degradazione molecolare (metodo di laboratorio
C),
sul materiale del recipiente, devono essere verificati dai metodi di
laboratorio, nella misura in cui non
siano già prevedibili sulla base della preparazione, e ogni volta messi in
comparazione con i liquidi
standard di riferimento, i cui effetti siano della stessa tendenza.
A tale scopo si devono utilizzare provini dello stesso spessore e rientranti
nelle tolleranze indicate.
Metodo di laboratorio A
Valido per il polietilene ad alto e medio peso molecolare, il polietilene
lineare a basso peso
molecolare e il polietilene reticolato
L'aumento della massa per rigonfiamento è determinato su provini piatti
provenienti dal materiale del
recipiente, per immersione a 40°C nella materia di riempimento da approvare,
come pure nel liquido
standard di paragone.
La modifica della massa per rigonfiamento è determinata per pesatura dei provini
prima
dell'immersione c, se i provini hanno uno spessore massimo di 2 mm, dopo un
tempo di reazione di 4
settimane, altrimenti per un tempo di reazione sufficiente affinché il loro peso
divenga costante.
Si deve ogni volta determinare il valore medio di 3 provini. I provini devono
essere utilizzati una sola
volta.
Metodo di laboratorio B1 (Conficcamento della copiglia)
Valido per il polietilene ad alta e medio peso molecolare, il polietilene
lineare a basso peso
molecolare e il polietilene reticolato
1. Breve descrizione
Il comportamento del materiale del recipiente di polietilene ad alta peso
molecolare e ad alta
densità, in presenza di una materia di riempimento e di tutti i liquidi standard
di riferimento, deve
essere esaminato per mezzo della prova di conficcamento della copiglia, nella
misura in cui tale
comportamento può essere influenzato dalla formazione di fessure sotto sforzo,
senza o con
rigonfiamento simultaneo fino al 4%.
A tale scopo i provini devono essere muniti di un foro e di un intaglio, e
preventivamente
prestoccati nella materia da esaminare e di tutti i liquidi standard
corrispondenti. Dopo il
prestoccaggio, una copiglia di dimensioni definite deve essere conficcata nel
foro.
I provini così preparati devono essere in seguito immersi nella materia di
riempimento da
esaminare e di tutti i liquidi standard corrispondenti, poi devono essere
ritirati dopo un periodo di
prestoccaggio di durata variabile; infine devono essere esaminati per quanto
concerne la resistenza
residua alla trazione (procedura di cui al punto 3.2) o per quanto concerne i
tempi di resistenza dei
provini fino a rottura (procedura di cui al punto 3.3).
Per misura comparativa con i liquidi standard "soluzione bagnante", "acido
acetico", "acetato di
butile normale / soluzione bagnante saturata di acetato di butile normale" o
"acqua" come materia
di prova, si deve determinare se il grado di deteriorazione della materia di
riempimento è uguale,
più forte o più debole.
2. Provini
2.1. Forma e dimensione
La forma e le dimensioni raccomandate dei provini sono indicati nella Fig. 1.
Per quanto concerne
lo spessore dei provini, lo scarto non deve essere superiore al +15% del valore
medio all'interno di
una serie di misure.
Figura 1
___

___
Una serie di misure comprende la materia di riempimento da esaminare e il
liquido standard
corrispondente.
2.2. Fabbricazione
I provini di una serie di misure possono essere prelevati tanto dai recipienti
dello stesso tipo di
costruzione quanto dallo stesso pezzo di un semiprodotto di estrusione.
Per quanto concerne la lavorazione dei provini, è sufficiente la qualità della
superficie ottenuta
mediante taglio con sega. Si devono eliminare solamente le sbavature prodotte
dalla lavorazione
nella zona dove deve essere praticato l'intaglio. Questo deve essere realizzato
nel provino in modo
da essere parallelo al senso di estrusione.
In ogni provino deve essere praticato un foro di diametro 3,0 mm -0
+0,03
conformemente alla Fig. 1.
Il provino deve essere provvisto di un intaglio a V raccordato con raggio < 0,05
mm,
conformemente alla Fig. 1.
La distanza tra il fondo dell'intaglio e il bordo del foro deve essere di 5 mm ±
0,1 mm.
2.3. Numero dei provini
Per determinare le resistenze residue alla trazione secondo il punto 3.2, si
devono utilizzare 10
provini per ogni periodo di immagazzinamento. Di regola, si devono fissare
almeno 5 periodi di
immagazzinamento.
Per determinare i tempi di resistenza fino alla rottura secondo il punto 3.3
sono necessari, in totale,
15 provini.
2.4. Copiglie
Per quanto concerne le dimensioni delle copiglie di spessore di 4 mm, vedere
Fig. 2.
Figura 2
___

___
Si deve utilizzare, per la copiglia, di preferenza acciaio inossidabile (per es.
X12CrSi17).
Si dovranno utilizzare copiglie di vetro per le materie che attaccano questo
acciaio.
3. Procedura di prova e interpretazione
3.1. Prestoccaggio dei provini
I provini devono essere prestoccati prima della copigliatura per 21 giorni a
40°C ± 1°C nei
liquidi da esaminare e nei liquidi standard. Il prestoccaggio, per il liquido
standard c) del
punto 6 della Parte II, deve essere fatto in acetato di butile normale.
3.2. Procedura per determinare la curva di resistenza residua alla trazione
3.2.1. Esecuzione
Si deve forzare la parte conica e poi la parte cilindrica della copiglia della
Fig. 2a, nel foro dei
provini, evitando la formazione di sfaccettature.
I provini così preparati devono essere immersi nei recipienti di stoccaggio
condizionati a 40°C e
riempiti con il liquido di prova in questione, poi esposti a 40°C ± 1°C in
stufa. Per il liquido
standard c) questa prova si deve fare in soluzione bagnante mescolata con il 2%
di acetato di butile
normale. Il periodo tra la copigliatura dei provini e l'inizio di immersione nel
liquido di prova deve
essere fissato e mantenuto costante per una stessa serie di misure.
I periodi di immersione per determinare la formazione di fessure sotto sforzo,
in funzione dei
tempi e del liquido di prova, devono essere scelti in modo tale che possa essere
rappresentata con
sufficiente certezza una differenza evidente tra le curve di resistenza residua
alla trazione dei
liquidi standard esaminati e le materie di riempimento a loro attribuite.
Dopo avere tolto i provini dal recipiente di stoccaggio, le copiglie devono
essere immediatamente
tolte e i provini ripuliti del liquido di prova.
Dopo raffreddamento a temperatura ambiente, i provini devono essere segati
parallelamente al lato
intagliato attraverso il foro. Nel prosieguo della prova devono essere
utilizzate solo le parti
intagliate dei provini.
Le parti intagliate dei provini devono essere, in seguito, al più tardi 8 ore
dopo il prelevamento dal
liquido in esame, introdotte in una macchina per prove di trazione e sottoposte
ad uno sforzo di
trazione uniassiale ad una velocità di prova (velocità della ganascia mobile) di
20 mm/min fino a
rottura. Deve essere determinata la forza massima. La prova di trazione deve
essere fatta a
temperatura ambiente (23°C ± 2°C), secondo la norma ISO R 527.
3.2.2. Valutazione
La valutazione per determinare l'influenza del liquido di prova comprende la
determinazione dello
sforzo massimo delle parti dei provini prestoccati e non copigliati come valore
0 e dello sforzo
massimo dei provini dopo il periodo di stoccaggio ty, per y > 5. Dopo conversione
di tali sforzi
massimi di ty in %, in rapporto al valore 0, tali valori devono essere riportati
in un diagramma,
conformemente alla Fig. 3.
La comparazione tra le curve di resistenza residua alla trazione provenienti da
misure con liquidi
standard "soluzione bagnante" o "acido acetico" o "acetato di butile normale /
soluzione bagnante
saturata di acetato di butile normale" o "acqua" mostrerà, allora, se la materia
di riempimento
esaminata esercita una influenza più forte, più debole o nessuna influenza sullo
stesso materiale
del recipiente (vedere Fig. 3).
Figura 3
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3.3. Procedura per determinare i tempi di resistenza fino a rottura
3.3.3. Esecuzione
15 provini devono essere infilati separatamente su 15 copiglie conformi alla
Fig. 2b, senza
formazione di sfaccettature e fino all'arresto, poi introdotti in un tubo di
vetro riempito con il
liquido di prova in questione e portato a 40°C.
La temperatura di prova deve essere mantenuta costante a -1 °C. Per osservazione
visuale, si
determina la rottura del provino su ogni copiglia. Per esperienza si sa che la
fenditura si propaga
dal fondo dell'intaglio verso la superficie della copiglia.
3.3.4. Valutazione
I tempi di resistenza tSF fino alla rottura di 8 provini con il liquido standard
è determinante per la
valutazione. Non è necessario attendere la fine delle altre fessurazioni.
La valutazione avviene comparativamente con il numero di provini fessurati con
la materia di
riempimento.
Non si devono rompere più di 8 provini durante il tempo tSF.
3.4. Note esplicative
In questo metodo di prova, i parametri di prova "temperatura di stoccaggio" e
"distanza tra il fondo
dell'intaglio e il bordo del foro" sono stati scelti in modo da ottenere,
durante prove corrispondenti
con i liquidi standard "soluzione bagnante", "acido acetico" e "acetato di
butile normale / soluzione
bagnante saturata di acetato di butile normale", risultati indicativi ai sensi
di tale prescrizione di
prova, durante un periodo di prova totale di 28 giorni. Ci si è basati su un
polietilene ad alta peso
molecolare di densità di ~ 0,952 g/m3 e di un indice di fusione (Meli Flow Rate
190°C / 21,6 kg di
carico) di ~ 2,0 g / 10 min.
Poiché le conclusioni di tale prescrizione di prova sono sempre valori relativi,
è possibile variare,
entro certi limiti, i parametri di prova sopra menzionati, in vista di ridurre
la durata di prova.
Questa deve essere indicata in modo specifico nel rapporto di prova.
Metodo di laboratorio B2 (Resistenza alla fessurazione)
Valido per il polietilene ad alto e medio peso molecolare, il polietilene
lineare a basso peso
molecolare e il polietilene reticolato
Per verificare la resistenza alla fessurazione del contenitore intermedio in
polietilene ad alto o medio
peso molecolare, in polietilene lineare a basso peso molecolare o in polietilene
reticolato, secondo i
punti 2 e 3, può essere impiegato, in alternativa al metodo di laboratorio B1,
il metodo previsto dalla
Norma ASTM D 1693 (BELL TEST) utilizzando 10 campioni prelevati dallo stesso
contenitore
intermedio; le zone di prelievo devono essere piane e con spessore regolare.
Deve essere assicurata la rintracciabilità dei prelievi e dei campioni.
I campioni devono essere compressi per ottenere uno spessore di 2 mm.
4. Criteri da utilizzare per determinare se le prove sono state superate in modo
soddisfacente
4.1. Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio A non deve essere
superiore all'1% di
aumento di massa per rigonfiamento se sono stati presi in considerazione per la
comparazione il
liquido standard "soluzione bagnante" e "acido acetico".
Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio A con la materia di
riempimento esaminata
non deve superare l'aumento di massa per rigonfiamento con l'acetato di butile
normale (circa 4%)
se il liquido standard e) preso in considerazione per la comparazione è
l'acetato di butile normale /
soluzione bagnante saturata con acetato di butile normale.
4.2. Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio B1, per la materia
da approvare, deve dare
un tempo di resistenza uguale o superiore a quello ottenuto con tutti i liquidi
standard presi in
considerazione per comparazione.
4.3. Il risultato della prova secondo il metodo di laboratorio B2, per la materia
da approvare, deve dare
una resistenza alla fessurazione uguale o superiore a quello ottenuta con tutti
i liquidi standard
presi in considerazione per comparazione.
Metodo di laboratorio C1
Valido per il polietilene ad alto e medio peso molecolare e il polietilene
lineare a basso peso
molecolare
Per determinare un possibile deterioramento per ossidazione o degradazione
molecolare del materiale
del contenitore intermedio in polietilene ad alto o medio peso molecolare o in
polietilene lineare a basso
peso molecolare, secondo i punti 2 e 3, causato dalla materia di riempimento, si
deve stabilire l'indice di
fusione [Melt Flow Rate (MFR) 190°C / 21,6 kg di carico (Load) secondo la norma
ISO 1133 -
Condizione 7] su provini di uno spessore equivalente a quello del tipo di
costruzione, prima e dopo
stoccaggio di tali provini nella mate ria di riempimento da esaminare.
Per stoccaggio di provini di uguale geometria nel liquido standard "acido
nitrico 55%" secondo la
lettera c) del punto 6 della Parte II, e determinando gli indici di fusione, si
può stabilire se il grado di
deterioramento della materia di riempimento da approvare sul materiale del
recipiente è uguale,
inferiore o superiore.
Lo stoccaggio dei provini a 40°C deve proseguire fino a che non sia possibile
pervenire ad un
apprezzamento definitivo, ma al massimo per 42 giorni.
Se la materia di riempimento prevista per l'approvazione provoca, nel medesimo
tempo, secondo il
metodo di laboratorio A, un rigonfiamento per aumento di massa > 1%, si deve,
per non falsare il
risultato della prova, procedere, prima della misura dell'indice di fusione, ad
un riasciugamento del
provino controllando nel medesimo tempo la sua massa, per es. mediante
esposizione in stufa a vuoto a
50°C fino ad un peso costante, di regola fino ad una durata non superiore a 7
giorni.
Criterio per determinare se la prova è stata superata in modo soddisfacente
L'aumento dell'indice di fusione del materiale del recipiente, provocato dalla
materia di riempimento da
approvare secondo questo metodo di determinazione, non deve essere superiore
alla modifica provocata
dal liquido standard "acido nitrico 55%", includendo un limite di tolleranza del
15% relativo a questo metodo di prova.
Metodo di laboratorio C2
Valido per il polietilene ad alta e media massa molecolare, il polietilene
lineare a bassa massa molecolare e il polietilene reticolato
Per verificare un possibile deterioramento per ossidazione o degradazione
molecolare del materiale del contenitore intermedio in polietilene ad alto o
medio peso molecolare, in polietilene lineare a basso peso molecolare o in
polietilene reticolato, secondo i punti 2 e 3, causato dalla materia di
riempimento, in alternativa al metodo di laboratorio C1, è possibile effettuare
le prove di resistenza alla trazione condotte secondo la Norma ISO 527-2.
Una serie di campioni viene immersa nella materia di riempimento da approvare e
un'altra serie in tutti i liquidi standard di riferimento, per 4 settimane a
40°C; le prove devono essere condotte alla velocità di trazione di 100 mm/min.
Criterio per determinare se la prova è stata superata in modo soddisfacente
I valori medi misurati della sollecitazione di trazione alla rottura e
dell'allungamento a rottura, devono risultare non inferiori all'80% di quelli
ottenuti con i campioni immersi in tutti liquidi standard.
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